Arzano, l’antico regime, Robespierre e i lavoratori di buona volontà

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Arzano, l’antico regime, Robespierre e i lavoratori di buona volontà

Il comune di Arzano
Il comune di Arzano

Arzano – L’antico regime venne sostituito dal direttorio. È l’ora della svolta, chi non ricorda questo slogan? Robespierre ha vinto le elezioni ma la rivoluzione è durata pochi istanti e tutto è ritornato come prima, anzi peggio di prima. Arzano è guidata da un solo uomo con un paio di cardinali a sostegno, alcuni dei quali appartenenti all’antico regime. Come contorno un gruppo di cortigiani poco influenti e molto servizievoli.

Il risultato: sudditi delusi; cortigiani sofferenti; città abbandonata; caos generale; mancanza di disciplina; assenza di ordine; I cardinali attuano il programma e Robespierre condivide tracciando una strada di non ritorno. Si avvicina il 2015.

La vecchia corte non si è estinta, ha nostalgia delle feste: duchi, marchesi, conti, baroni e lord sono in lotta tra loro, consumati dal loro “io” interiore, frammentati in piccoli gruppetti, pronti a tradirsi uno con l’altro, costantemente animati da idee poco chiare e agguerriti sulla scelta del prossimo regnante.

Robespierre  suggerito dai congiurati sonda il terreno e si guarda intorno per  stringere nuove alleanze. I sudditi creduloni dopo promesse di ogni genere accoglieranno con speranza il nuovo “Redentore”.

Questa volta sarà tutto più complicato e complesso. La rivoluzione industriale ha potenziato i puledri e indebolito i cavalli: nel tempo si sono formate variabili impazzite difficili da essere controllate, sono i “lavoratori di buona volontà”, gente apparentemente nuova che aspira ad una città diversa. Questi illustri “lavoratori” saranno in grado di imprimere un shock mentale ai cortigiani dell’antico regime?

L’antico regime logorato dal proprio “ego” rifiuta l’uscita di scena, nonostante la cattiva gestione amministrativa degli ultimi vent’ anni. I “lavoratori di buona volontà” saranno in grado di imprimere uno shock per cancellare la coscienza di chi continua a commettere errori dopo anni di governo cittadino?

Napoleone dovrà essere scelto dal popolo attraverso primarie condivise. Resteranno delusi quei pochi burattini che nel chiuso di stanze oscure eleggeranno il candidato compiacente o servizievole? I sudditi delegano e sperano che altri gli creino la “Beatitudine Terrena”.

I “lavoratori di buona volontà” debbono porsi a capo del carro per diffondere atti di “Misericordia Fraterna”. Combattere Robespierre è motivo di spreco di energie; la corte di destra e di sinistra è troppo compiacente, i cardinali troppo scaltri: mele, pere e caramelle girano per tutta Versailles. Robespierre continua a sbagliare, attenzione possiede 7 vite. Solo attraverso la consapevolezza e l’insieme  i sudditi e i “lavoratori” potranno percepire il cambiamento. 

Cesare Bizzarro

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