Duplice omicidio nel napoletano. Ferite anche la moglie e la nipote di Casone. Indagano i carabinieri

Foto Salvatore Esposito

Arzano (Na) – Sembra non volersi arrestare la scia di sangue nel napoletano. Solo ieri in soli 60 minuti due agguati a pochi chilometri di distanza, prima ad Arzano poi a Napoli. Nella periferia a nord di Napoli in via Luigi Rocco con un’esecuzione in piena regola  hanno perso la vita Ciro Casone 57enne e Vincenzo Ferrante 30enne. L’agguato ieri sera verso le 18.45 circa, Casone e la moglie erano fuori il centro estetico, quando i killer si avvicinano e iniziano a sparare. Casone viene ferito e cerca riparo all’interno del centro estetico, a quel punto i killer lo inseguono e la moglie cerca di fargli scudo mettendosi davanti ai killer, che la colpiscono alla testa con il calcio della pistola. I killer entrano nel centro, finiscono Casone e sparano all’impazzata anche contro Vincenzo Ferrante, che pare si trovasse nel centro perchè doveva sistemare le sopracciglia. Ferita anche la proprietaria del centro estetico, nipote di Casone, ma fortunatamente la donna che pare essere anche incinta; è stata colpita di striscio. I killer dopo aver messo a segno il loro lavoro sono scappati via facendo perdere le loro tracce. Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Casoria unitamente ai colleghi del gruppo di Castello di Cisterna. Stando a prime indiscrezioni le vittime sarebbero personaggi orbitanti attorno al clan dei Moccia, e subito verrebbe da pensare ad un collegamento tra questi omicidi con quelli che si sono avuti le scorse settimane sempre a nord di Napoli con il ritrovamento di corpi carbonizzati. Probabilmente potrebbe non esserci nessun collegamento, quindi potrebbe trattarsi di due filoni distinti, ipotesi non ancora confermata dagli investigatori che stanno indagando a tutto spiano. Dopo un’ora circa un altro agguato in pieno centro a Napoli, in via via Foria dove i sicari hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro Massimiliano Di Franco 41enne, pregiudicato con precedenti per associazione mafiosa e per reati legati al traffico di stupefacenti. L’uomo ritenuto vicino al clan Misso era ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Loreto Mare, dove è deceduto.

Giovanna Scarano

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