Truffa a 64 pensionati derubati dei loro risparmi. Nel gruppo di truffatori anche un dipendente dell’INPS di Caserta

Napoli – Falsificavano documenti d’identità per truffare le ignare vittime prelevando ingenti somme di denaro dai conti correnti.  Nelle prime ore della mattina, a Napoli e Caserta, a conclusione di un’articolata  attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, dai carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno  eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari, emessa dal giudice perle indagini preliminari presso  il Tribunale di Napoli, nei confronti di  25 persone di cui 9 sottoposte alla misura cautelare in carcere, 4 agli arresti  domiciliari e 12 con obbligo di dimora nel comune di residenza; ritenuti responsabili a vario titolo, di  associazione per delinquere finalizzata alla truffa, produzione ed uso di documenti di identità falsi e alla  sostituzione di persona.  Le attività investigative, condotte dai militari del nucleo operativo della compagnia Napoli centro,  hanno avuto inizio nel gennaio 2012, a seguito di una segnalazione di tentata truffa pervenuta dal nucleo  carabinieri in servizio presso la Banca d’Italia, a Napoli. La complessa attività di indagine ha  consentito di individuare un sodalizio criminale i cui componenti, con l’utilizzo di dati personali di ignari  pensionati per invalidità civile, sottratti da un dipendente dell’INPS di Caserta, falsificavano i documenti  d’identità delle vittime, che utilizzavano poi per sostituirsi a loro e prelevare, dai rispettivi conti correnti,  ingenti somme di denaro.  L’associazione per delinquere era basata su  un’organizzazione gerarchica capeggiata da un soggetto, già agli arresti domiciliari per reati analoghi, il  quale si avvaleva, tra gli altri, di un dipendente dell’INPS dì Caserta, addetto presso l’ufficio provinciale  pensioni ed invalidità civile e preposto per ottenere i dati personali di invalidi civili quali coordinate bancarie e dati anagrafici; di un falsario che si adoperava per la fabbricazione di documenti di identità falsi. A far parte dell’organizzazione anche i cosiddetti  “operativi”, coloro che  si fingevano pensionati ed entravano nelle agenzie di credito, presso filiali di  banche situate a distanza dal luogo di residenza delle vittime, dove i correntisti non erano persone note ai  bancari, per procedere ai prelievi. Gli ingenti prelievi oltre ad essere fatti in campania, sono stati eseguiti anche Toscana, Lazio, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Lombardia.  Le indagini hanno consentito di individuare almeno 64 vittime, per un danno stimato di oltre 300  mila euro e. Gli inquirenti hanno sottoposto a sequestro il sofisticato laboratorio destinato alla  produzione illecita di documenti, inoltre sono state tratte in arresto, in flagranza di reato, 13 persone ritenute responsabili del reato di utilizzo di documenti di identità falsi, nell’atto di compiere le truffe presso vari istituti di credito. Nel corso della retata, i militari dell’Arma hanno effettuato anche diverse perquisizioni a soggetti ritenuti vicini al sodalizio criminale.

Giovanna Scarano

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