Il sogno abusivo

Home » Il sogno abusivo
Il sogno abusivo

I Carabinieri di Aversa sequestrano 1440 appartamenti ad Orta di Atella tutti abusivi. Migliaia di residenti nel panico. Indagati responsabili e dipendenti dell’ufficio tecnico del comune, imprenditori edili in odore di camorra, ma nessun politico.

Orta di Atella – C’era una volta Orta di Atella, il paese dove le case erano belle e costavano poco. Il sogno di tante coppie che avevano trovato  finalmente il giusto compromesso tra prezzo e qualità. Appartamenti comprati in media a mille euro al metro quadro. Non importava se poi  mancavano le scuole, le fognature, i giardini, oltre a difficoltà di raccordo tra le strade  come spiegato dal pm Dongiacomo in conferenza stampa.  Ma come spesso accade il trucco c’era ma non si vedeva o meglio veniva abilmente nascosto. Stamattina i carabinieri di Aversa hanno sequestrato otto fabbricati per un totale di  1440 appartamenti, tutti abusivi e costruiti in base a permessi amministrativi illegittimi. Ventinove le persone sotto inchiesta; si tratta di responsabili e dipendenti dell’ufficio tecnico del comune, imprenditori edili del Casertano e del Napoletano alcuni dei quali, è emerso, in rapporti con i clan della camorra. Sono accusate di concorso in abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Per ora sembra che non ci siano politici indagati tanto che gli stessi magistrati hanno esplicitamente escluso il coinvolgimento dell’attuale sindaco Angelo Brancaccio, primo cittadino anche tra la fine degli anni ’90 e gli inizi del 2000. L’amministrazione atellana comunque, proprio in questi giorni, farà un tentativo di riportare la situazione nella legalità. La giunta dovrebbe approvare difatti tra qualche mese  il nuovo Puc (Piano Urbanistico Comunale). Unica nota positiva è che per il momento gli ignari acquirenti resteranno nelle loro abitazioni. Tra gli immobili sequestrati per un valore di 75 milioni di euro anche dei negozi e una grande sala giochi. 

Francesca Del Prete

Leave a Reply

Your email address will not be published.