Falsi incidenti stradali. Avvocati, medici e cittadini truffavano le assicurazioni

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Falsi incidenti stradali. Avvocati, medici e cittadini truffavano le assicurazioni

Maxi truffa alle compagnie assicurative. Coinvolte 466 persone tra cui avvocati, medici e “manovalanza”. Producevano documenti falsi per sinistri mai avvenuti. 1.670.000 Euro di indennizzi versati dalle compagnie assicurative per sinistri mai avvenuti. Leggi tutti i nomi dei professionisti coinvolti.

incidenti_stradaliNola – Stamani i militari della Compagnia dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Nola,  hanno eseguito un’ordinanza emessa dal Gip presso il Tribunale di Nola, che ha disposto: 3 misure impositive del divieto di dimora nella provincia di Napoli, 6 misure impositive del divieto temporaneo di esercitare la professione di avvocato; 2 misure interdittive dall’esercizio del pubblico ufficio per medici operanti in strutture ospedaliere; 2 misure interdittive della sospensione dall’esercizio della professione medica per medici operanti in strutture private; e 3 misure impositive dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per medici operanti sia in strutture pubbliche che private. I reati contestati sono: plurime associazioni per delinquere, falso, truffa aggravata, frode assicurativa, corruzione, falso in valori da bollo, abusivo esercizio attività finanziaria, usura e riciclaggio, falsa testimonianza e falsa perizia (grazie ai quali riuscivano ad ottenere, innanzi ai giudici di pace aditi, il riconoscimento dei danni subiti per sinistri stradali mai verificatisi). La misura adottata è anche relativa al sequestro di un patrimonio d’ingente valore, composto da beni illecitamente accumulati tra cui ville e auto di lusso nonché conti correnti bancari e natanti. Più specificamente, gli immobili sottoposti a sequestro sono 42 tra cui una villa ad Ischia ed una in costiera cilentana, le autovetture cautelate 21 ed i conti correnti sottratti alla disponibilità degli indagati 86 per un valore di circa 3.760.000,00 euro.

Una vera e propria gerarchia, alla cui cima vi sono gli avvocati, seguiti dai procacciatori il cui ruolo era quello di reperire la manovalanza costituita a sua volta da danneggianti, danneggiati e testimoni. A latere della macchinosa organizzazione vi erano i medici. Naturalmente in base alle proprie mansioni, ad ognuno spettava il proprio compenso. I danneggiati ricevevano una somma pari a 500-1000 euro,mentre per i falsi testimoni il compenso era più modesto si aggirava tra i 50 e 100 euro. Anche i medici avevano un loro prezziario a seconda delle certificazioni o esami strumentali che producevano. I compensi variavano dai 5 ai 10 euro per una relazione medica, dai 30 ai 100 euro per gli esami strumentali o esami strumentali e relazione, e dai 100 ai 150 euro per i referti ospedalieri. Come in tutte le attività illecite, “la banda” per organizzare al meglio le truffe, mediante referti e dichiarazioni fasulle; si riuniva anche di notte lontani da occhi indiscreti, ed utilizzava un linguaggio telefonico criptico. Il termine “bottiglie di vino” veniva utilizzato la documentazione medica falsa ed in particolare primi referti di pronto soccorso, “rappezzo e guaina” per la documentazione medica falsa, “documentazione medica economica” per la documentazione rilasciata da medici più ‘economici’, “imbasciata” per indicare i compensi per la documentazione falsa procurata, ed “hotel” per indicare i vari presidi ospedalieri.

Per accelerare le pratiche e di evitare di essere scoperti, erano arrivati addirittura ad acquistare delle apparecchiature sanitarie particolarmente costose, tra cui un ecografo di ultima generazione, utilizzato in uno studio medico di Somma Vesuviana. In detto studio, in ora notturna, i membri dell’organizzazione si riunivano per formare le false certificazioni e dividersi il provento dell’attività illecita che andava dai 100,00 euro per un solo certificato falso ai 1.500,00 per un intero sinistro.

Le indagini, che hanno avuto come periodo di riferimento luglio 2009 – aprile 2012; hanno portato alla luce anche un notevole traffico di bolli falsi. Infatti è stato accertato che gli avvocati  utilizzavano per l’iscrizione a ruolo delle causa dei bolli falsi che gli costavano tra i 26 e i 50 centesimi invece di 87 e 187 euro.  

A far parte dell’organizzazione anche persone incensurate che si prestavano, per poche centinaia di euro, a fornire le proprie generalità per figurare fittiziamente quali vittime o testimoni di sinistri. Tra i casi più eclatanti quello relativo ad un gruppo di persone che, sulla base della falsa documentazione sequestrata, risultavano, nello stesso giorno, contemporaneamente in due luoghi distinti lontani centinaia di chilometri l’uno dall’altro e quello relativo ad un soggetto che, nello stesso arco temporale, risultava avere un arto ingessato pur eseguendo sullo stesso terapia riabilitativa.

Nel corso delle attività investigative, avviate a seguito di approfondimenti condotti su alcuni medici i quali conducevano un tenore di vita non congruo con quanto dichiarato, è stato possibile monitorare 1.237 pratiche di risarcimento danni per sinistri stradali, ed accertare che i complessivi € 1.670.000 di indennizzi versati dalle compagnie assicurative erano tutti provento di falsi incidenti.

Francesca Del Prete

I nomi dei professionisti coinvolti:

Medici con interdizione dell’esercizio dell’attività medica – Ordine dei medici di Napoli

1) DURACCIO Dr. Salvatore, nato a  San Giuseppe vesuviano il 28/06/1955 

Medico in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale “Loreto Mare” di Napoli

2) PELUSO Dr. Felice, nato a Palma Campania il 27/01/1957 

Medico in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà” di Nola già in servizio al pronto                     soccorso Apicella” di Pollena Trocchia

3) SILENTI Dr. Alberto, nato a Napoli il 03/09/1974 

Medico radiologo che effettuava consulenze e relazioni mediche con studio polispecialistico

4) CEPPARULO Dr. Emilio, nato ad Ottaviano il 28/02/1953

Medico che effettuava consulenze e relazioni mediche 

Obbligo Presentazione quotidiana alla P.G. dalle 0re 18:00 alle ore 18:30 – Ordine dei medici di Napoli

1) RANIERI Dr.ssa Graziella, nata a  San Giuseppe Vesuviano il 15/12/1973 

Medico che effettuava consulenze e relazioni mediche 

2) COPPOLA Dr. Francesco, nato a Napoli il 01/08/1964 

Medico in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà” di Nola 

3) CAPASSO Dr.ssa Maria, nata a Napoli il 15/01/1959

Medico in servizio presso l’a.s.l.  NA 3 sud di Torre del Greco già Somma Vesuviana

Avvocati con Interdizione dell’esercizio dell’attività forense 

1) MUTO Avv. Antonio, nato a Marzano di Nola (AV) il 06/03/1967  – Ordine degli Avvocati di Avellino

2) MUTO Avv. Massimo, nato a Nola (NA) il 13/09/1981 – Ordine degli Avvocati di Avellino

3) CERCIELLO Avv. Nunzio, nato a Napoli il 10/01/1977 –  Ordine degli Avvocati di Nola

4) DE VIVO Avv. Cristina Maria – moglie del Cerciello Nunzio, nata a Napoli il 23/07/1978  –  Ordine degli Avvocati di Nola

5) COPPOLA Avv. Marco, nato a San Giuseppe Vesuviano il 22/03/1976 – Ordine degli Avvocati di Nola

6) RANIERI Avv. Rossella, nata a Napoli il 24/07/1972 –  Ordine degli Avvocati di Nola

7) IERVOLINO Avv. Giuseppe, nato a San Gennaro Vesuviano il 8/11/968  – Ordine degli Avvocati di Nola

Altri soggetti:

AMOROSO Angelo, nato a San Paolo Bel Sito (NA) il 15/02/1977 – Divieto di dimora nella provincia di Napoli

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