Bimbo di due anni batte la testa e muore dopo sette giorni. Indagano i carabinieri

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Bimbo di due anni batte la testa e muore dopo sette giorni. Indagano i carabinieri

grumo nevanoGrumo Nevano  (Na) – Cade dalla culla e muore dopo 7 giorni. Giovanni P. di soli due anni, tre li avrebbe compiuti il prossimo Marzo; è deceduto il 27 dicembre scorso dopo il suo arrivo all’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Sulla dinamica dell’incidente indagano i carabinieri della locale stazione coordinati dal maresciallo Antonino Bruno. Il piccolo era affetto da iperdermite bollosa, tipo di lesioni elementari della cute che si manifestano o con macchie o con bolle. Un fenomeno da tenere sotto controllo, ma che non mette in pericolo la vita di chi ne è affetto. Da una prima ricostruzione dei fatti sembra che Giovanni alle 5 del mattino del 20 dicembre scorso, sia caduto dalla culla battendo la nuca. Il piccolo è stato medicato con della crema applicata sulla zona interessata dalla caduta, dopodichè è stato rimesso a dormire nella culla. Verso sera, l’ematoma ed il gonfiore sono aumentati notevolmente a tal punto da richiedere l’intervento dell’ambulanza che giunta sul posto ha trasportato il piccolo all’ospedale Santobono di Napoli. Arrivato al nosocomio i medici hanno ritenuto opportuno ricoverarlo, poichè le condizioni cliniche sembravano essere abbastanza gravi. La mattina del 23 dicembre, secondo la dinamica ricostruita dai carabinieri, la mamma si reca in ospedale e, nonostante il parere non favorevole dei medici, decide di firmare per le dimissioni del figlio richiedendo anche la copia delle analisi effettuate al piccolo. Giunti a casa, viene allertata la pediatra che accorsa immediatamente, lette le analisi del bambino ha ritenuto opportuno consigliare un nuovo ricovero. Così la sera stessa del 23 dicembre il piccolo è stato nuovamente ricoverato all’ospedale Santobono dove è rimasto fino al 25 dicembre quando sembra che la mamma si è ripresentata e sotto sua responsabilità ha prelevato il figlio portandolo a casa di una zia a Secondigliano. Il 27 dicembre, la 29enne ritorna nella sua abitazione a Grumo Nevano sita in via Marconi, dove ha lasciato il bambino in compagnia del compagno per  andare a comprare dei farmaci. Il compagno della donna, resosi conto che Giovanni aveva difficoltà a respirare è scappato in strada ed ha fermato la prima macchina facendosi accompagnare al nosocomio frattese dove però i medici hanno constatato il decesso del bambino. I militari dell’Arma hanno già interrogato tutti circa lo svolgimento dei fatti, e si attendono ora i risultati  dell’esame autoptico effettuato sulla salma del piccolo che con molta probabilità sarà restituita ai familiari domani in mattinata quando dovrebbero svolgersi i funerali nella chiesa di Santa Caterina a Grumo Nevano.

Giovanna Scarano

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