Tre lupi vittime del bracconaggio in due giorni. LAV; atti criminali, necessario rapido intervento del ministero dell’ambiente

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Tre lupi vittime del bracconaggio in due giorni. LAV; atti criminali, necessario rapido intervento del ministero dell’ambiente

Roma –  Bracconieri scatenati nel week-end: due lupi impiccati a Radicofani (Siena) e uno decapitato a Pergola (Pesaro-Urbino). Due atti gravissimi perché hanno comportato la deliberata uccisione di tre animali protetti dalle norme nazionali e europee. “Ancora una volta gli animali pagano per l’assenza delle Istituzioni e il ricorso ai facili allarmismi – afferma Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali selvatici – che uniti alla quasi certa impunibilità dei responsabili di tali atti criminali, mettono a serio rischio la presenza dei lupi sul nostro territorio”. La presenza dei lupi entra in contrasto con alcune attività umane sul territorio, prima fra tutte l’allevamento allo stato brado, ma anziché valutare le numerose alternative incruente per gestire la convivenza uomo-animale, si preferisce attendere che la “giustizia” fai da te intervenga. “Gli allevatori portano in piazza i loro problemi di convivenza con i lupi, ma fino a oggi non si sono mai pronunciati a tutela della legalità, né contro gli atti di bracconaggio. – prosegue Massimo Vitturi – Quanto accaduto nei giorni scorsi rappresenta perciò un’occasione importante per far sapere al pubblico da quale parte stanno. È necessario che in questi casi recenti gli allevatori diano il loro contributo per isolare i criminali, supportando le autorità per l’individuazione dei responsabili”. Oltre ad organizzare manifestazioni per denunciare gli episodi di predazione, infine, gli allevatori dovrebbero finalmente sedersi a un tavolo comune per trovare un modo per convivere con gli animali sul territorio, nella piena consapevolezza, dimostrata da innumerevoli lavori scientifici, che solo la prevenzione incruenta può contribuire a determinare la riduzione delle predazioni. “Atti come questi, infine, ribadiscono l’urgenza di procedere alla rapida approvazione del Piano nazionale di conservazione del lupo che contiene importanti misure di prevenzione del bracconaggio, con l’esclusione del capitolo che autorizza le uccisioni dei lupi – conclude Vitturi– rimandare significa sostenere indirettamente i criminali che continuano a uccidere i  lupi”.

C.S.

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