Santa Maria a Vico, litiga con l’insegnante e la sfregia in volto. 17enne trasferito presso centro minorile di Napoli. Il coltello lo avrebbe trovato fuori scuola

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Santa Maria a Vico, litiga con l’insegnante e la sfregia in volto. 17enne trasferito presso centro minorile di Napoli. Il coltello lo avrebbe trovato fuori scuola

Santa Maria a Vico (CE) – E’ stato accompagnato presso il centro di Prima Accoglienza minorile di Napoli Colli Aminei, il 17enne, che ieri mattina ha aggredito la sua docente di Lettere nella classe IV dell’istituto Ettore Majorana. Il fermo è stato disposto nella tarda serata di ieri dal PM del Tribunale dei minori dott. Ugo Miraglia del Giudice. Il giovane, a seguito di un alterco con la propria insegnante, perchè si rifiutava di andare all’interrogazione; ha estratto un coltello dalla tasca ed ha colpito la professoressa Franca Di Blasio 54enne di Montesarchio al volto, provocandole una ferita su una guancia che va dall’occhio alla bocca. Al momento dell’accaduto in classe, erano presenti anche una docente di sostegno – che affianca un altro alunno nell’attività didattica – e la vice preside. Il tutto è avvenuto in pochissimi secondi, il 17enne ha estratto il coltello ed ha colpito la professoressa. Soccorsa è stata trasferita in ospedale dove le sono stati necessari più di 30 punti di sutura per richiudere la ferita. Il minore invece, ai carabinieri della compagnia di Madaloni coordinati dal capitano Stefano Scollato,  ha fin da subito ammesso le proprie responsabilità ed ha riferito di aver trovato la mattina stessa il coltello fuori scuola. A quel punto se lo sarebbe messo in tasca e lo avrebbe portato con se in classe. Poi, complice anche uno stato d’animo inquieto per problemi familiari; hanno fatto scattare il minore nei confronti della propria insegnante le cui intenzioni non erano altre che spronare il proprio alunno e riprendersi da un’insufficienza. Un percorso didattico e formativo, comune a tanti studenti; che in questi giorni, con la chiusura del quadrimestre; cercano di recuperare le lacune. Ciò che desta preoccupazione  è come un adolescente possa reagire in maniera così impulsiva, ed anzichè dialogare per la risoluzione di un problema, ricorrere a gesti estremi che, in questo caso solo per fortuna; non è sfociato in tragedia. Gli inquirenti hanno accolto le dichiarazioni del minore circa il ritrovamento dell’arma, ma non si ha la certezza invece se il 17enne  ne era già in possesso ed era solito portalo a scuola. 

Giovanna Scarano

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