Sant’Antimo, appena arrivata a Napoli Rosa Di Domenico è stata ascoltata dal PM Massimo Esposito. Tanti interrogativi sulla liberazione, potrebbe essere stato pagato un riscatto

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Sant’Antimo, appena arrivata a Napoli Rosa Di Domenico è stata ascoltata dal PM Massimo Esposito. Tanti interrogativi sulla liberazione, potrebbe essere stato pagato un riscatto

Sant’Antimo (NA) – E’ stato un lunedì emozionante ed inaspettato, per i genitori di Rosa Di Domenico, che ieri mattina improvvisamente hanno ricevuto la telefonata della figlia che annunciava il suo ritorno in giornata. Una notizia, che aspettavano da tanto tempo, ma che tardava sempre ad arrivare. Poi, tutto è cambiato in pochi minuti ieri mattina, quando la giovane che si trovava in Turchia, si è recata presso il consolato ad Instabul e si è messa in contatto con l’Italia. A ricevere per primi la telefonata sono stati i carabinieri della compagnia di Giugliano, che a loro volta hanno chiesto conferma alla famiglia di rosa per accertarsi che la giovane al telefono fosse realmente lei. A quel punto, è stato organizzato il rientro con un volo diretto per Napoli – Capodichino atterrato ieri pomeriggio. Giunta in aeroporto, ancor prima di riabbracciare la sua famiglia, Rosa è stata ascoltata dal PM Manuela Massimo Esposito, e pare abbia raccontato fatti importanti per l’attività investigativa coordinata dai magistrati della Procura di Napoli Nord. Tanti sono i dubbi  sulla vicenda. L’indiscrezione secondo cui il fidanzato 28enne pakistano Ali Quasib l’avrebbe rapita a Sant’Antimo per farla poi arrivare in Turchia passando per la Germania, e che sentendosi braccato e col fiato sul collo l’abbia lasciata poi libera; nasconde ancora tanti punti da chiarire. Potrebbe trattarsi di un ottimo lavoro investigativo che ha visto le forze congiunte degli uomini della Polizia di Stato di Napoli e Brescia, unitamente all’Interpol di Roma con il supporto della polizia turca, grazie ai quali è stato possibile scovare in nascondiglio della giovane. Ma un altro dubbio affiora, e cioè la giovane potrebbe essere stata adescata dal fidanzato, che già a Sant’Antimo l’aveva fatta avvicinare alla cultura islamica; con l’intento poi di rapirla per schiavizzarla o venderla come sposa. In questo caso quindi la liberazione sarebbe avvenuta con un riscatto? Cosa c’è davvero dietro la scomparsa di una ragazza di soli 15 anni, che per dieci lunghi mesi ha vagato per l’Europa fino ad arrivare in Turchia? Si potrebbe quindi ipotizzare nelle province a nord di Napoli,  l’esistenza di una rete di estremisti islamici che adescano ragazzi e ragazze  per convertirli alla loro religione per portarli poi nei loro paesi? Senza dubbio la storia di Rosa Di Domenico nasconde tanti segreti e dubbi che solo con il proseguire dell’attività investigativa troveranno una risposta.

Giovanna Scarano

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