Grumo Nevano, identificati gli autori dell’ atto vandalico. L’altra denuncia: l’uso di stupefacenti tra i giovani

Grumo Nevano, identificati gli autori dell’ atto vandalico.  L’altra denuncia:  l’uso di stupefacenti tra i giovani

Grumo Nevano (Na) – Grazie alle immagini registrate dalle telecamere presenti in Piazza Pio XI, gli uomini dell’Arma della locale stazione agli ordini del maresciallo Gennaro Maria D’Alesio, coordinati dal capitano Andrea Coratza; hanno identificato e deferito all’autorità giudiziaria due dei cinque ragazzi che hanno ribaltato una panchina all’esterno della Basilica Pontificia San Tammaro. I giovani, di cui uno è minorenne, pare siano accusati di danneggiamento ai beni della pubblica amministrazione.

Proseguono le indagini per l’identificazione degli altri 3. L’ultimo episodio verificatosi, non si può certo definire un caso isolato. Sono diversi mesi ormai, che il parroco della Basilica Pontificia, Don Carmine Spada, chiede che ci siano maggiori controlli. Il parroco della Basilica a più riprese ha anche sottolineato il problema della droga: “Ogni giorno alcuni ragazzi fanno anche uso di droga” ha dichiarato il giovane sacerdote. Una denuncia molto forte che non va sminuita e su cui bisogna porre la massima attenzione possibile. L’uso di sostanze stupefacenti è ormai un fenomeno che sembra essersi diffuso soprattutto tra i giovanissimi grumesi. I luoghi di spaccio e di ritrovo sono dislocati in più punti della cittadina.

Molte volte si minimizza il problema adducendo al fatto che i giovani usino le cosiddette droghe leggere, ma e bene ricordarlo che tutte le sostanze stupefacenti portano a danni nel breve e lungo termine. Grum0 Nevano nel passato, negli anni 80 quando ancora era una ridente cittadina alle porte di Napoli, fu inondata di stupefacenti e a farne le spese furono molti ragazzi che oggi sarebbero stati dei 60enni. Quello fu il punto di non ritorno ed oggi stiamo assistendo ad una nuova escalation del problema che può diventare di maggior entità perché favorito dall’uso delle nuove tecnologie. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte denunciando episodi e /o fatti di cui veniamo a conoscenza. Tuttavia una forte spinta al contrasto del fenomeno deve venire dalle istituzioni affinché diano un chiaro segnale della loro presenza, tangibile, sul territorio.

Giovanna Scarano