Ucraina, “Orgogliosa della mia terra”. Lettera di una cittadina ucraina. Video bombardamento

Ucraina, “Orgogliosa della mia terra”. Lettera di una cittadina ucraina. Video bombardamento

Napoli – Da diversi giorni siamo bombardati di immagini e notizie provenienti dall’Ucraina. Immagini di guerra che fanno paura, che fanno tremare tutta l’Europa. Ebbene, la sofferenza che ci provocano queste immagini non è nulla di paragonabile a quello che stanno vivendo sia gli ucraini che vivono quotidianamente sotto i bombardamenti , sia quelli che sono in Italia. Di seguito la lettera di una cittadina Ucraina, che con amore verso la sua patria ci racconta quanto sta accadendo. In coda alla lettera il video della caduta di un missile nella zona abitata nella regione di Lugansk inviatole da un suo cugino.

Vengo dall’ Ucraina, sono ucraina e mai come oggi sono orgogliosa di esserlo. Molti, fino a poco tempo fa, non sapevano nemmeno dove si trovasse la mia terra. Mi fa rabbia quando viene collocata alla Russia. Tutti dovrebbero sapere che Kiev è nata prima di Mosca. Qui c’è un gioco visuale delle 4 chiese e dei 4 boschi: le quattro chiese sono quelle fondate fra la fine del decimo secolo e l’inizio dell’undicesimo; i quattro boschi sono quello che era Mosca nello stesso periodo perché Mosca sarà fondata solo nel dodicesimo secolo. In questo paragone c’è il senso dell’orgoglio dell’Ucraina.

 Da alcuni giorni ovunque nel mondo si parla della guerra, ma per gli ucraini tutto ebbe inizio nel lontano 2013. Nella capitale dopo la decisione del governo di rifiutare un accordo di associazione con l’Europa, in favore di un prestito russo, per provare a uscire dalla crisi finanziaria sono iniziati i violenti manifestazioni. Tutto ciò si concluse con la caduta del governo Janukovuč. La Russia si rifiutò di riconoscere il nuovo governo e cosi iniziò a sostenere i ribelli nell’est del paese. In pochi giorni prese sotto il controllo la Crimea, annettendo i territori alla Federazione Russa con un referendum plebiscitario, ritenuto illegittimo dalla comunità internazionale. Nel frattempo i separatisti filorussi fanno partire la mobilitazione nella zona Donbass e in breve tempo riescono a prendere sotto il controllo la regione di Donetsk e di Luganks, grazie all’appoggio occulto di Mosca, che fornisce denaro e armi. Le due regioni dichiarano l’indipendenza da Kiev, fondando le autoproclamate Repubbliche di Lugansk e di Donetsk. Il governo ucraino considera queste due repubbliche come territori temporaneamente occupati (dalla Russia). In Russia invece si parla del conflitto come di una guerra civile, e il governo russo si sente in dovere di aiutare la popolazione ucraina che crede che le difficoltà economiche potevano migliorare tornando sotto il controllo russo. Nonostante nel 2015 fossero firmati gli accordi di Minsk, sia dal governo ucraino sia da quello russo, il conflitto non è mai veramente cessato e ha causato 14 mila morti. La guerra nella quale siamo entrati in questi giorni non è altro che una fase ulteriore della guerra che va avanti da otto anni.

Ma ora vediamo perché l’Ucraina è così importante. È tra il primo e secondo posto in Europa per comprovate riserve recuperabili di minerali di uranio, di titano e di mercurio.  È un paese agricolo ed industrializzato:   

posto in Europa per superficie a seminativo

posto al mondo per superficie di suolo nero

posto al mondo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole

  produttore mondiale di patate, orzo, mais e grano

posto in Europa nella produzione di ammoniaca

posto al mondo nella produzione di localizzatori

posto al mondo di ferro e di turbine per centrali nucleari

Questo breve elenco, ci fa capire come mai per Putin è così importante mantenere il controllo occulto non solo su Lugansk e Dotetsk, ma in tutta Ucraina. Perché oltre il territorio ricco di giacimenti potrà avere l’accesso verso i mari caldi e mantenere il controllo sul Mar Nero. Ora vi racconto com’è la vita nella regione indipendente. Un cugino di mia madre abita al confine con Lugansk. Non è filorusso, ma non ha mai abbandonato la città, anche perché ha una madre anziana che si è rifiutata di abbandonare la sua terra nonostante fosse occupata. A volte ci racconta, che per poter andare a trovare quella povera vecchietta deve fare prima una richiesta di accesso e spiegare per quale motivo entra nel territorio. La gente che ha deciso di rimanere, ma è contraria all’ occupazione filorussa vive nel terrore e silenzio. Ci ha confermato che la Russia esercita un forte controllo sulle due regioni. La popolazione è obbligata a richiedere la cittadinanza russa e abbandonare quella ucraina. Come moneta non si usa la grivnia ucraina, ma il rublo, e la lingua ucraina è bandita, cosi come la celebrazione delle feste ucraine. Si sa che la popolazione si è illusa e soffre di scarsità di beni di consumo e di una mancanza di servizi.

Quindi l’Ucraina vuole giustamente essere indipendente e poter fare le proprie scelte, cioè far parte dell’UE. Mentre Putin non può permettere che ciò accade per non avere la UE fuori la porta. In questi giorni abbiamo visto una forte resistenza del popolo ucraino e sono orgogliosa della mia gente. Siamo una nazione di cittadini sinceri, laboriosi e amanti della libertà. Questa è la nostra risorsa più importante. Oggi è un momento difficile per tutti noi. Dobbiamo unirci! Insieme vinceremo! Viva l’Ucraina!

Tania Kasyurak