Grumo Nevano, la petizione per il “Mendicicomio” per una struttura a “misura di cittadino”

Grumo Nevano, la petizione per il “Mendicicomio” per una struttura a “misura di cittadino”

Grumo Nevano (Na) – Un cambio di destinazione d’uso del Mendicicomio. E’ quanto è stato proposto dai cittadini grumesi, dal circolo PD di Grumo Nevano, dal Movimento Responsabilità Grumese e dal circolo Articolo Uno Grumo Nevano, con una petizione popolare. Una raccolta firme iniziata ieri mattina e che durerà per altre quattro settimane, il cui scopo è quello di chiedere di adeguare l’edificio Monte “Parolisi – Cristiano” alle attuali esigenze della comunità grumese.

Dopo anni di totale abbandono e dopo i lavori di recupero della struttura, effettuati con i fondi della Regione Campania, l’amministrazione Di Bernardo si accinge alla riapertura dell’edificio. Secondo la volontà di Teresa Parolisi, che donò la struttura, ormai più di 100 anni fa alla comunità grumese, l’edificio dovrebbe ospitare un centro residenziale per anziani. Questa volontà tuttavia, non collima totalmente con le necessità attuali dei cittadini, che reclamano anche tanti altri servizi. L’edificio ha una superfice molto ampia, tanto che nel corso degli anni, prima del suo totale abbandono, fu sede di un ospedale e di una scuola. La struttura oggi restaurata potrebbe dunque essere utilizzata in parte per esaudire la volontà testamentale di Teresa Parolisi e in parte utilizzata per dare alla città i servizi di cui oggi ha maggiorante bisogno. La petizione da degli ottimi spunti di utilizzo della struttura; in particolare potrebbe essere utilizzata per:

1)Un centro diurno per anziani, così da non snaturare completamente la finalità per la quale l’edificio era stato inizialmente destinato e poter rimanere fedeli alla volontà testamentaria, adeguatamente al contesto storico nel quale ci troviamo

2) Uffici comunali ad indirizzo sociale e culturale, la cui mancanza è dovuta all’impossibilità perpetrata nel tempo di trovare luoghi nei quali adibirli

3)Uffici o parte di essi finalizzati alla realizzazione di servizi inerenti all’ambito 17, ovvero servizi educativi ed assistenziali per minori, famiglie, anziani e soggetti svantaggiati

4)sede della biblioteca comunale, che ha necessità di un ridimensionamento rispetto alla sede attuale

5)ambulatorio Asl per anziani, che potrebbe trovare una sede adatta nel suddetto edificio, ed espletare quindi una funzione avente come beneficiari il gruppo sociale previsto nel testamento citato. possibilità inoltre di creare un hotspot di collegamento per infermiere di comunità, ruolo emergente di prevenzione sanitaria.

La petizione sarà consegnata all’amministrazione con lo scopo di aprire un tavolo di confronto con la città al fine di individuare quale possa essere il miglior utilizzo della struttura.

Giovanna Scarano

la petizione…