Bagnoli, tasso di interesse usuraio del 120% annuo richiesto per un prestito ad un commerciante; la polizia arresta due uomini

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Bagnoli, tasso di interesse usuraio del 120% annuo richiesto per un prestito ad un commerciante; la polizia arresta due uomini

auto_polizia_1Napoli – I poliziotti del Commissariato Bagnoli hanno arrestato Vincenzo Dello Iacolo 55enne pregiudicato, Raffaele Dello Iacolo 40enne per essersi resi responsabili, in concorso tra loro dei reati di usura aggravata e continuata ed estorsione.

Ieri sera, a seguito di attività d’indagine, gli agenti hanno sorpreso Vincenzo Dello Iacolo mentre intascava la somma di 200 euro da un negoziante della zona.

La vittima, un commerciante in difficoltà economiche,  circa tre anni fa  chiedeva un “prestito” di 6000 euro al 40enne ed ogni mese, da allora era costretto a consegnare allo zio dello strozzino Vincenzo, la somma di  600 euro mensili a solo titolo di “interesse”. Pertanto, il debito si sarebbe estinto nel momento in cui la vittima avrebbe potuto restituire, l’intera somma in contanti.

Il negoziante, però non essendo più in grado, da qualche settimana di  ottemperare al pagamento, chiede un’ulteriore prestito di 1000 euro, a P.D.I, un altro zio pregiudicato di Raffaele, denunciato poi in stato di libertà per usura aggravata e continuata. Pertanto l’uomo dopo aver pagato 500 dei 1000 euro, all’ennesima telefonata minacciosa ricevuta da Raffaele, non essendo in grado di “onorare il debito” e pressato da continue minacce di violenze fisiche, ha chiesto aiuto alla Polizia.

Ieri sera, la vittima dopo aver concordato un appuntamento con l’ usuraio Raffaele, per consegnargli una parte del denaro richiestagli, si reca in via Testa dove i poliziotti in appostamento, hanno quindi sorpreso il 55enne, con il ruolo di ”esattore “ mentre incassava la somma di 200 euro

Gli agenti hanno immediatamente bloccato l’ uomo e lo hanno arrestato. Poco dopo a breve distanza i poliziotti hanno quindi sorpreso ed arrestato il nipote Raffaele.

Per i due uomini si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale.

Redazione

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