Ancora pane avvelenato. Sequestrati 12 forni e 3500 kg di pane

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Ancora pane avvelenato. Sequestrati 12 forni e 3500 kg di pane

pane abusivo 2 febbraio 2014Napoli – I carabinieri del comando provinciale di Napoli insieme ai militari del nucleo antisofisticazione e sanità del capoluogo hanno eseguito controlli, nell’area cittadina e in tutta la provincia, per contrastare la panificazione abusiva, partendo dalle verifiche ai forni, per continuare con la rete di distribuzione e deposito del pane, fino ad arrivare alla vendita al dettaglio nei supermercati e per le vie cittadine, ovvero tutta la filiera del prodotto.

Sono stati  sequestrati 12 forni (1 Aastello di Cisterna, 1 Acerra, 1 Nola, 1 Arpino di Casoria, 3 Qualiano, 1 Marano, 3 Villaricca, 1 Castellammare ) poiché totalmente abusivi o in condizioni igienico sanitarie pessime. In particolare  nel forno abusivo di Arpino di Casoria è stata rinvenuta legna con chiodi, utilizzata per la cottura del pane

3500 Kg di Pane e 1300 Kg di farina sequestrati, dai quali sono stati prelevati campioni inviati all’Arpac per la verifica di eventuali tracce di umidità, ceneri e radioattività.

Una quarantina le persone deferite in stato di libertà per inosservanza alla disciplina inerente l’igiene per la produzione e la vendita di sostanze alimentari. Elevate sanzioni amministrative per oltre 37mila euro circa.

Sotto la lente degli uomini dell’arma sono  finiti anche i forni del capoluogo partenopeo.Accertate carenze igienico sanitarie, servizi igienici non puliti da tempo, mancanza di attestato di formazione professionale di 2 addetti, mancata attuazione dell’haccp (analisi del pericolo e controllo dei punti critici), il sistema per prevenire i pericoli di contaminazione alimentare, mancanza di tracciabilità e di sistemi anti intrusione degli insetti. Il tutto è emerso nel corso di verifiche a 7 panifici di napoli, contestando a 5 titolari violazioni amministrative per 10.900 euro.

I carabinieri della compagnia Vomero insieme al NAS hanno denunciato il titolare 52enne di un panificio in via Vecchia Napoli ritenuto responsabile di detenzione per la vendita di pane in cattivo stato di conservazione. Sul posto sono stati inoltre trovati prodotti ittici e carne per un totale di 50 chilogrammi, che sono stati sottoposti a sequestro insieme al frigorifero che li conteneva.

Sanzioni amministrative invece per i titolari di due panifici in via Aganoor e Via Plebiscito a Piscinola, un 41enne  e una 45enne. Nel primo caso sono state riscontrate carenze igienico sanitarie, controlli haccp non aggiornati e assenza delle indicazioni per la tracciabilità degli alimenti, con il sequestro di 50 chilogrammi di pane e proposta di chiusura dell’attività in caso di inadempienza a prescrizioni imposte per la corretta gestione dell’attività; nel secondo carenze igienico sanitarie.

I carabinieri della compagnia Stella insieme al NAS hanno sottoposto a controlli un panificio sul corso secondigliano multando la titolare 57enne per violazioni a norme igienico sanitarie, servizio igienico con sporcizia accumulata, presenza di sporco diffuso e di detriti derivanti dall’attivita’ produttiva non rimossi da tempo, annerimento della tinteggiatura del soffitto, assenza del sistema anti intrusione degli insetti alati, mancanza delle schede relative al piano di autocontrollo nonché mancanza degli attestati di formazione professionale per alimentaristi di due dipendenti

In altro panificio, in via Diacono, la titolare 45enne non aveva provveduto all’attuazione delle procedure per la rilevazione dei rischi inerenti “l’attivita”.

Analoghi servizi sono stati svolti il 20 ottobre, il 17 novembre e il 22 dicembre 2013 e il 29 gennaio 2014. 

Redazione

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