Formia, latitante da 5 anni. Arrestato dopo conflitto a fuoco pluripregiudicato affiliato al clan Ranucci di Sant’Antimo. Guarda il video

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Formia, latitante da 5 anni. Arrestato dopo conflitto a fuoco pluripregiudicato affiliato al clan Ranucci di Sant’Antimo. Guarda il video

 

 

Formia (LT) – Intorno alle ore 20:30 di ieri sera , a Formia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Giugliano in Campania (NA), all’esito di mirata attività, hanno localizzato e catturato il latitante Filippo Ronga, 42enne, pluripregiudicato, ritenuto affiliato al clan camorristico “Ranucci” operante in Sant’Antimo (NA) e comuni limitrofi. L’uomo è  ricercato dall’Aprile 2013, poiché colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Avellino per una pena da espiare di 4 anni di reclusione per rapina e da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il medesimo reato. Ieri i militari dell’Arma hanno intercettato Ronga in Piazza Sant’Erasmo a Formia, mentre si spostava a piedi accompagnato da un uomo e da una donna. Fermati dai militari, il latitante ha opposto immediatamente una forte resistenza da cui ne è scaturita una colluttazione. Pur di sfuggire all’arresto Ronga ha estratto una pistola semiautomatica cal. 9×21 marca Tanfoglio, poi risultata con matricola abrasa, carica e con il colpo in canna, puntandola contro un militare. Un altro carabiniere, quindi, vista la situazione di imminente e grave pericolo, ha esploso tre colpi con l’arma d’ordinanza, colpendo Ronga al torace e ad una gamba. Per le ferite riportate, Ronga è ricoverato presso l’Ospedale Civile di Formia – Dono Svizzero, in rianomazione con prognosi riservata e piantonato in stato di arresto per tentato omicidio, porto abusivo di arma clandestina e resistenza a pubblico ufficiale. Le due persone invece che erano in compagnia di Ronga sono state tratte in arresto per favoreggiamento, resistenza e lesioni personali e tradotti rispettivamente presso le case circondariali di Cassino e di Roma – Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Giovanna Scarano

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